Storia & Origini

Le origini del Broholmer sono molto antiche e risalgono all’alto medioevo. Impiegato per la caccia al cervo nei paesi del nord Europa, nel tempo si diffuse nelle grandi proprietà e nelle corti dei nobili danesi anche come cane da guardia.

Dopo essere stato per molto tempo molto diffuso in Danimarca, questo tipo di cane è costantemente diminuito di numero durante il XIX secolo.

Solo nel XVIII secolo per merito di Niels Frederik Sehested, conte di Broholm, (da cui la razza prese il nome) iniziò una vera e propria selezione al fine di fissare i caratteri principali e sviluppare le caratteristiche che ancora oggi contraddistinguono la razza.

Alla prima esposizione canina internazionale di Copenaghen nel 1886, fu riconosciuto come razza e fu così che il Broholmer nacque come razza Danese con il nome Broholmshunden.

Il numero di esemplari aumentò notevolmente, trovando larga diffusione anche come cane da famiglia.

Il XX secolo fu però un periodo difficile a causa delle guerre e le conseguenti crisi economiche e addirittura dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale gli esemplari superstiti erano talmente pochi che la razza rischiò seriamente l’estinzione.

Fu solo nel 1974 che il Broholmer riconquistò l’interesse del Kennel Club danese e iniziarono gli sforzi per preservare e ricostruire la razza.

In questo periodo venne anche fondato un club, la ‘Society for Reconstruction of the Broholmer Breed’, supportata dal Danish Kennel Club con lo scopo di favorire la crescita della razza.

Ciò portò in Danimarca a una ricerca a livello nazionale di esemplari Broholmer e diversi proprietari proposero i loro cani. Tra questi, i giudici del DKK selezionarono una manciata di cani per la riproduzione.

Nel 1976 iniziò la ricostruzione della razza e finalmente nel 1982 gli sforzi furono premiati e la razza fu riconosciuta dalla FCI e fu adottato lo standard di razza del 1886 (con l’aggiunta del riconoscimento del colore nero).