di MARIA RUBINA PICA –

Era il 2010. Avevo perso da qualche mese il mio bulldog inglese e per questo avevo deciso che non avrei più avuto cani.

Troppa sofferenza.

Ma si sa, chi ama i cani, non può più vivere senza!

Così un giorno, curiosando in Internet, il mio sguardo si è illuminato: sullo schermo era apparso un cane possente, ma dallo sguardo tranquillo:

era un Broholmer, grande molosso danese.

Iniziava così la mia ricerca per poterlo conoscere e vederlo dal vivo.

Mi recai ad una Expo dove finalmente ebbi modo di incontrali e lì pensai che dal vivo i Broholmer erano ancora piu’ belli.

Decisamente grandi, forse troppo per me che sono piccolina e vivo in un appartamento a Roma,

ma fu amore a prima vista.

Dopo circa sei mesi di attesa dalla Danimarca mi fu comunicato che c’era un cucciolo maschio per me.

La mia felicità era alle stelle, anche perché in quegli anni i tempi di attesa erano di circa due

anni per poter avere un cucciolo.

Fu così che nel del luglio 2010 arrivai emozionata in Danimarca!

L’allevatrice mi condusse nel suo giardino dove c’erano dodici cuccioli con la loro mamma.

Quando mi indicò quale fosse il mio (i danesi non permettono di scegliere il cucciolo), pensai che

era proprio quello che avrei scelto: era semplicemente meraviglioso!

Lui era Sebastian, il mio primo e indimenticabile Broholmer, la mia ombra, che si fidava e si affidava a me così come io mi fidavo ciecamente di lui.

Durante le passeggiate passeggiata serale, magari in un orario in cui in giro non c’è nessuno,

con lui ero tranquilla,

riusciva a capire prima di me se ci fossero situazioni a rischio e mi si metteva davanti,

sempre pronto a difendermi.

Il suo rapporto con i suoi simili era ottimo, amava giocare con tutti i cani, piccoli, grandi, maschi o femmine per questo,

al parco dove lo portavo solitamente era soprannominato ‘il gigante buono’.

Nel 2016 avviene l’incontro con Raffaella, anche lei vittima di un ‘colpo di fulmine’ dopo aver visto la foto di un Broholmer su un libro.

Decidiamo di incontrarci per farle conoscere dal vivo un esemplare di questa magnifica razza, il mio Sebastian.

Da allora non ci siamo più lasciate, è stato l’inizio di una grande amicizia e di una solida collaborazione.

Finalmente nel 2018 anche Raffaella riesce ad avere la sua prima Broholmer,

l’esuberante Isotta e, dopo pochi mesi,

per una fortunata coincidenza arriva anche la dolcissima Saga, pronipote del mio adorato Seb.

Iniziammo così la nostra avventura con le due nuove ‘ragazze’, sempre sotto la guida del saggio Sebastian.

Un’avventura che in questi anni ci ha regalato tanti stupendi viaggi in Danimarca per incontrare i

‘cugini’ che vivono lì e i loro compagni umani con i quali sono nate splendide amicizie nonostante

la distanza, ma un’avventura fatta anche di grandi successi in Expo nazionali e internazionali, in

Italia e all’estero, sulla scia di quanto già fatto in precedenza da Sebastian.

Si potrebbe pensare che gestire un cane così grande in città possa essere difficile,

ma in realtà non è affatto così!

Certo, è indispensabile dedicargli del tempo: il Broholmer ha di sicuro bisogno di

muoversi, adora fare lunghe passeggiate e stare sempre a contatto con il proprietario.

Se si riesce a trovare questo tempo, il Broholmer è un cane perfetto per tutti!

Un cane facile, a dispetto della sua mole, socievole con tutti, cani e persone e adorabile con i bambini.


Chi ha avuto la fortuna di avere un Broholmer nella propria vita non potrà più farne a meno,

è un’esperienza unica.

Ed è per questo, che dopo due anni dalla scomparsa del mio adorato

Sebastian, nonostante il grande vuoto lasciato, non ho resistito e nel 2022 nella mia vita è arrivato

il piccolo Parsifal, un figlio di Saga, con il suo carattere sempre allegro e, in virtù della sua giovane

età, talvolta un po’ buffo.

Parsifal riesce a regalarmi ogni giorno tantissime risate, rubando nello stesso tempo il cuore di

chiunque lo conosca e di chi per la prima volta incontra un Broholmer.